Ieri a Roma l'anteprima di T2 Trainspotting: pareri contrastanti....

Ieri, Danny Boyle ha presentato a Roma Trainspotting 2, sequel del famigerato Trainspotting del 1996.
Prima della proiezione Boyle spiega perchè a distanza di vent'anni ha deciso di riportare sullo schermo questi personaggi:

"La nostalgia c'è e riguarda tutti, anche il pubblico, ma questo è anche un film che parla di età adulta e tempo che passa. I miei protagonisti se la sono spassata nella giovinezza e ora vi restano aggrappati, facendo i conti con quello che sono diventati". "Tanto il primo quanto il secondo film non sono titoli politici o realistici alla Ken Loach. I miei protagonisti vivono in una bolla, in una realtà aumentata che si sono quasi creati. Poi c’è la realtà contemporanea che va ovviamente ad incrociare quanto visto, ma non è mia intenzione fare film politici. La delusione dei protagonisti è figlia delle manchevolezze con cui tutti noi, ad un certo punto, ci rendiamo conto di dover fare i conti. Il rapporto tra la mascolinità e il passare del tempo. Questo è centrale in T2. Prima erano spavaldi, 20 anni fa, perché credevano di poter fare tutto, erano ribelli. Oggi, passati 2 decenni, hanno scoperto quanto tutto sia più complicato"

Dopo la proiezione sono uscite recensioni contrastanti: c'è chi loda l'effetto nostalgia dato da Boyle, altri invece criticano questa operazione come inutile.

Dovremo aspettare il 23 febbraio per vederlo. Manca poco.



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