Logan, Recensione film



Il 2 marzo, nelle sale italiane è uscito l'ultimo film di Wolverine, interpretato dal grande Hugh Jackman,al terzo film spin-off incentrato su questo eroe X-men.

Il film viene ripreso da una saga del fumetto intitolato "Marvel comics, Old Logan" anche se sono presenti differenze significative (la mancanza di alcuni personaggi come Hulk, Mysterio e molti altri....).

Logan in questo film è un tassista, guida una limousine e si limita a pagarsi da vivere e risparmiare.
Vecchio e stanco, insieme all'aiuto di Calibano (un mutante), si prende cura del dottor Xavier ormai anziano e delirante.

Il film è ambientato nel 2029, un futuro dispotico, dove quasi tutti i mutati sono stati eliminati, o per evitare questa sorte, si sono nascosti, come il nostra protagonista Logan.

Non si parla di un Logan dei film precedenti, un eroe forte, animalesco, rude e disposto a tutto per salvare delle vite, questa volta vediamo solamente l'ombra di questo passato glorioso.

Un cinecomic particolare ricco di violenza e linguaggio forte, ovviamente non manca l'umorismo che viene rappresentato dal rapporto padre/figlio fra Logan e il professor Xavier (Patrick Stuart),

James Mangold insieme a Hugh Jackman riescono a mostrarci sul grande schermo un personaggio come Wolverine nella sua vera forma, cioè violenta, oscura e piena di conflitti interiori.
Mangold attraverso la regia richiama il western classico inserendolo all'interno di un mondo che sa di Mad Max. 

Riusciamo anche a vedere un altro lato di Logan,un uomo in crisi, causata dall'età, dalla malattia e anche dalla presenza di Laura, la bambina di 11 anni che lo accompagnerà per molto nel film e che è la vera chiave di esso.

Un film che offre intrattenimento, risate e qualche lacrima, è sicuramente un film che può essere goduto anche da coloro che non sono fan "die hard" dei fumetti oppure dei film precedenti.

Può essere gia considerato uno degli migliori film nel suo genere e che alza l'asticella del cinecomic moderno assieme a pellicole come "il Cavalliere oscuro" di Chistopher Nolan e "Deadpool" di Tim Miller.







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