Spider-Man Homecoming, Recensione

il 6 Luglio del 2017 nelle sale italiane esce il nuovo film del MCU "Spider-man homecoming".

La Marvel ci sorprende nuovamente con uno dei supereroi più amati di sempre, anche se i "DIE HARD",fan dei fumetti, potrebbero essere infastiditi da alcuni dettagli che differiscono dal materiale originale. La prima cosa che ci viene in mente uscendo dalla sala del cinema è "non vedo l'ora di vedere il sequel"



Peter Parker, interpretato da Tom Holland, potrà non essere l'interpretazione preferita di alcuni (visto che la prima trilogia viene interpretata da Toby Maguire e successivamente sono usciti due film dove veniva interpretato da Andrew Garfield), ma non si può di certo negare che non sia stato bravo. Particolare attenzione va fatta sul "cattivo"; secondo noi infatti l'avvoltoio (Michael Keaton) è stato semplicemente perfetto. Keaton riesce a comunicarci perfettamente quelli che sono i ragionamenti del suo personaggio, facendo in modo che lo spettatore capisca le sue ragioni, ma allo stesso modo critichi le sue modalità d'azione.

Particolarmente piacevole per noi è stata l'assenza di una backstory che ci spiegasse come Peter avesse ottenuto i suoi poteri.

Il film è ambientato principalmente nel Queens, un distretto di New york, nel quale troviamo Peter che dopo la sua apparizione, precedentemente avvenuta nel film "Captain America -  Civil war", deve dimostrare al suo mentore, Tony Stark, di essere più che capace nel rivestire il ruolo di Supereroe, grazie alla tuta che gli era stata consegnata nel film citato prima.

La bellezza del film si rivela anche nei rapporti che si stabiliscono fra i diversi personaggi, nella maniera in cui questi ultimi maturano durante il film e nella spiegazione della difficoltà della vita di un eroe che mantiene segreta la propria identità a tutti coloro che lo circondano. Il rapporto fra Tony e Peter viene rappresentato in maniera eccezionale, come se fosse un ragazzo "semplice" che cerca solamente l'approvazione di un padre o in questo caso di una specie di zio.

I combattimenti sono fatti molto bene e resi divertenti grazie al carisma di Spiderman che possiamo considerare una versione censurata di Deadpool. Non c'è dubbio che questo film andrà ad aumentare la lista di Cinecomic riusciti di quest'anno, come Logan e Guardiani della Galassia 2.


Commenti

  1. Thumbs up per Keaton che dopo "Birdman" è veramente rinato! Anch'io ho apprezzato la scelta di non riproporre la storia sulle origini dei poteri. Tom Holland, però, non mi ha ancora completamente convinto: forse perché l'attore mi risulta un po' antipatico, forse perché, secondo me, la figura di questo giovane Spider-Man si è alleggerita senza le famose grandi responsabilità :)

    Fede.

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  2. Hai completamente ragione, Keaton è veramente rinato con Birdman di Innaritu (veramente un capolavoro), riguardo Tom Holland invece, devo dire che a noi è piaciuto, ed avendolo visto solo su un'altro film "the impossible", pensiamo che nei prossimi film si dimostrerà ancora più bravo, essendo anche molto giovane con tanto potenziale.
    entrambi abbiamo apprezzato il fatto che non hanno riproposto una backstory, ma mi è piaciuto anche il legame fra Parker e Stark, che stabiliscono un rapporto dove, Stark tenta di far diventare Peter Parker un eroe responsabile senza dire la famosa frase di zio Ben della prima trilogia.

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